Categoria: il Caffè
-
Sebastian Kurz, le elezioni austriache e l’Europa dell’Est “illiberale” – il Caffè del 13-10-2017
L’Austria che va al voto domenica potrebbe scoprirsi più vicina all’Ungheria ed alla Polonia di quanto lo sia a Bruxelles. Un altro possibile tassello in quella svolta “illiberale” della parte più orientale dell’Unione.
-
Il nuovo fronte del populismo tedesco: Frauke Petry e la Baviera: – il Caffè del 5-10-2017
Frauke Petry era il volto della AfD, ma dopo la sua più importante vittoria si è ritirata dal partito: perché? La risposta sembra essere far nascere un nuovo partito e cominciare la rincorsa ad uno dei Land più importanti del paese: la Baviera.
-
Berlino e la Sassonia: due casi sul crepuscolo della Germania che scopre la destra – il Caffè del 27-09-2017
L’avanzata dell’estrema destra in Germania sconvolge il paese, finora auto-consideratosi immune alla penetrazione del populismo. Conflitto sociale, dialettica fra città e campagna sono fra le ragioni del risultato. L’analisi di un paese diviso.
-
Merkel ed AfD, cosa è successo nelle elezioni tedesche – il Caffè del 25-9-2017
L’elezioni federali tedesche confermano Angela Merkel come Cancelliera, una vittoria amara condita dall’ascesa, superiore alle attese, della destra nazionalista della AfD. Cosa è successo e quali sono le cause principali di tale risultato?
-
Brexit? Abbiamo scherzato: Theresa May e la Fake Brexit – il Caffè del 23-9-2017
Dopo 15 mesi contrassegnati da passi indietro, dichiarazioni, elezioni e l’incapacità di presentare un progetto, Theresa May sembra issare bandiera bianca di fronte alla UE: via l’idea della Hard-Brexit e prendiamo più tempo per trattare.
-
Fra riforme, crescita e speranza: la nuova Europa di Jean-Claude Juncker – il Caffè del 14-9-2017
Realtà e speranza. Così si può riassumere l’atteso discorso sullo Stato dell’Unione Europea tenuto dal Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker il 13 settembre. La realtà di un’Europa in crescita, ripresasi dal “terremoto” della Brexit e dalle secche della crisi dei rifugiati, ma anche la speranza di un’Unione più integrata, “migliore”.